Come motivare lo staff sul lavoro

Motivazione sul lavoro: strategie per aumentare produttività e benessere

Tempo di lettura: 6 minuti

La motivazione (personale e del personale) è un concetto di cui si parla tantissimo e che assume diversi significati, specialmente oggi, dove viene spesso associata al "motivo per agire". In pratica, rappresenta quella scintilla che ci spinge ad affrontare sfide e sacrifici per raggiungere obiettivi che contano davvero per noi. Quando siamo motivati, ci sentiamo capaci di investire più energie di quanto pensavamo possibile, guidati dalla promessa di un traguardo significativo.

Indice

    Introduzione e definizione della motivazione

    È curioso pensare che la parola "motivazione" non compare nei testi antichi, né nei libri sacri né nei classici greci. È un termine relativamente recente, che ha iniziato a diffondersi con l’avvento della società consumistica. In questo contesto, siamo incoraggiati a investire le nostre energie in cambio di ricompense che giustifichino i nostri sforzi. Gli obiettivi motivanti diventano fondamentali per spingerci a ottenere risultati sempre più grandi, alzare i nostri standard e, di conseguenza, aumentare lo sforzo necessario per raggiungere il successo.

    Questa visione della motivazione è strettamente legata alla necessità di un consumo continuo, dove il valore di un obiettivo è direttamente proporzionale allo sforzo che richiede. Ma non è l'unico modo di vedere la motivazione, e nelle prossime righe esploreremo altre prospettive e come possiamo applicarle per motivare efficacemente noi stessi e il nostro team.

    Motivazione e risultati: una visione più profonda

    Quando si pensa alla motivazione, spesso la si associa a quelle persone di successo che vediamo nei video motivazionali su YouTube o nelle canzoni che ci danno la carica. Tuttavia, questa idea di motivazione legata ai grandi risultati e ai premi è un po' limitata e non riflette davvero la complessità dell'essere umano.

    Se consideriamo i risultati semplicemente come premi, ci rendiamo conto che il loro impatto è spesso limitato e temporaneo. Proprio come quando regaliamo un giocattolo a un bambino: all'inizio è entusiasta e ci gioca con passione, ma presto perde interesse e desidera qualcosa di nuovo. Allo stesso modo, le ricompense economiche o materiali possono accendere una motivazione apparente, ma questa fiamma si spegne rapidamente, lasciandoci insoddisfatti e alla ricerca di nuovi stimoli.

    Per capire davvero cosa motiva l'essere umano, dobbiamo guardare oltre i premi esterni. La vera motivazione nasce dalla nostra capacità innata di imparare e crescere. Siamo esseri che apprendono, ed è proprio questa capacità che alimenta la nostra motivazione. Quando ci rendiamo conto che stiamo migliorando, che siamo in grado di fare cose che prima non sapevamo fare, proviamo una soddisfazione profonda. Questa sensazione di progresso è ciò che ci motiva davvero: sapere che siamo diventati persone migliori, più abili e competenti rispetto a ieri.

    Il ciclo infinito del "Fare di più" e la motivazione distorta

    Un problema comune nel mondo del lavoro è la ripetitività delle mansioni. Se ieri vendevi, oggi devi vendere ancora, ma con l’ulteriore pressione di vendere di più. Questo richiede più energia, eppure, all'interno dell'operatore, emerge un pensiero diffuso: "Ormai so vendere, devo solo fare di più per guadagnare di più". Questo tipo di approccio manca di vera motivazione.

    Per compensare questa mancanza di motivazione intrinseca, spesso si fa ricorso a premi, profitti o promesse che, in teoria, dovrebbero giustificare lo sforzo extra richiesto. Tuttavia, questo approccio è profondamente distorto. Invece di alimentare una vera motivazione, queste strategie finiscono per creare un ciclo infinito di "fare di più", senza che ci sia un reale miglioramento o crescita personale.

    La soluzione non sta nell'aumentare ulteriormente le richieste o i premi, ma nel fare esattamente l'opposto: rallentare, riflettere e capire come possiamo migliorare noi stessi e il nostro modo di lavorare, piuttosto che semplicemente aumentare il volume di lavoro.

    Il Paradosso della motivazione e l'eiportanza dell'economicità

    Per imparare veramente qualcosa, dobbiamo conoscerlo a fondo e ripeterlo più volte. Questo processo di apprendimento è evidente in molti aspetti della vita quotidiana: quando impariamo a guidare, ad esempio, all'inizio richiede un enorme dispendio di energia, attenzione e concentrazione. Ma man mano che impariamo, la stessa attività ci richiede sempre meno energia. Questo è il segnale che abbiamo davvero appreso quella competenza.

    Tuttavia, se ci fermiamo a questo livello, senza cercare di migliorare ulteriormente, la motivazione svanisce. L'essere umano, per natura, cerca di acquisire nuove abilità e migliorarsi continuamente. Questa è la vera fonte di motivazione.

    Ma come possiamo applicare questo principio al mondo del lavoro? Come possiamo aiutare una persona a migliorare continuamente se stessa, anche nelle mansioni più ripetitive? La risposta non sta nell’aumentare continuamente gli standard e le richieste, come spesso si fa oggi. Questa strategia può risultare demotivante.

    Un approccio comune è quello di dire: "Hai imparato a vendere, hai imparato a gestire progetti, quindi ora devi fare di più, ottenere di più". Questo aumento delle aspettative può generare stress e insicurezza. Dopo aver raggiunto un obiettivo, la persona potrebbe sentirsi sotto pressione per fare ancora meglio, senza nemmeno avere il tempo di godersi il successo appena ottenuto.

    Invece di puntare sull'aumento continuo degli standard, potremmo adottare un approccio più economo, simile a quello che la natura segue. Cosa significa? Invece di chiedere di più, chiediamo di fare le stesse cose, ma spendendo meno energie. Se hai venduto X questo mese, va bene vendere di nuovo X il mese prossimo, ma cerca di farlo con meno appuntamenti, meno sforzo, meno stress. L'obiettivo diventa migliorare l'efficienza, guadagnare energie preziose che potranno essere utilizzate per affrontare nuove sfide o per godere di un meritato riposo.

    Maturare la profondità della task e ottimizzare le risorse

    Per migliorare veramente le nostre performance, dobbiamo imparare a svolgere le nostre mansioni con una profondità sempre maggiore, cercando di capire come possiamo farle meglio e spendendo meno risorse. Questo approccio non solo ci permetterà di svolgere le attività con maggiore efficienza, ma ci farà anche accumulare energie e soddisfazione.

    Quando ti ritrovi con più risorse non spese, puoi decidere di investire queste energie in altre mansioni, nuovi obiettivi o risultati. In questo modo, migliorare il tuo standard diventa una naturale conseguenza del fatto che hai imparato a svolgere molto bene una determinata task, liberando risorse per affrontare nuove sfide. Questo approccio non solo aumenta la tua efficienza, ma sposta anche la linea del possibile, ampliando le tue capacità e la tua soddisfazione personale.

    Se ti trovi a dover motivare una persona che sembra "scarica" o che non riesce a ottenere risultati, il focus non dovrebbe essere sull'aumento dello standard, ma sulle sue abilità. È fondamentale che questa persona comprenda quanto le costa realmente svolgere un'attività. Spesso, infatti, la difficoltà nel raggiungere un obiettivo dipende da una cattiva distribuzione delle risorse attentive e delle capacità.

    Aiuta la persona a fare un calcolo realistico del costo che le richiede un'attività. Ad esempio, un venditore che trova l'approccio con il cliente difficile potrebbe valutare questo aspetto come molto impegnativo. Il primo passo è ottimizzare questo costo, lavorando affinché l'approccio diventi sempre più naturale e meno dispendioso in termini di energie. L'obiettivo non è aumentare immediatamente le performance, ma ridurre il costo dell'attività stessa, il che, a lungo termine, porterà a una performance maggiore.

    Ricorda, l'idea non è quella di fare di più a tutti i costi, ma di fare meglio e con meno risorse. Così potrai godere di più del tuo lavoro e avrai spazio per crescere veramente. Sperimenta questo approccio, provalo sul campo e condividi con noi i risultati.

    Conclusione

    Motivare se stessi e il proprio team non significa solo aumentare il carico di lavoro o promettere ricompense materiali. Si tratta di coltivare un ambiente di crescita continua, dove l'efficienza e il miglioramento personale sono al centro. Adottando queste strategie, puoi trasformare la tua azienda in un luogo di lavoro più produttivo e gratificante.

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